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Autore: sicurezzaformazione

Tecnico Alimentare

Settore Igiene degli alimenti

Siamo alla ricerca di un Tecnico Alimentare da inserire nel nostro organico che dovrà fornire alle aziende clienti supporto nella gestione dell’igiene e della sicurezza alimentare. Il tecnico si dovrà occupare principalmente di:

  • Supportare le aziende nelle attività di controllo qualità e sicurezza alimentare;
  • Gestire e aggiornare la documentazione in conformità alle normative vigenti (HACCP, certificazioni di qualità, ecc.);
  • Effettuare il controllo e il monitoraggio biologico degli alimenti e degli ambienti di lavoro (legionella, potabilità, ecc.);
  • Effettuare attività di formazione e sensibilizzazione dei lavoratori sulle buone pratiche di igiene e sicurezza.

Requisiti richiesti:

  • Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari o titolo equivalente;
  • Conoscenza approfondita delle normative in materia di sicurezza e igiene degli alimenti (Reg. CE 852/2024, Normativa HACCP);
  • Esperienza in materia di salute ed igiene sul lavoro;
  • Buone capacità organizzative e di problem solving;
  • Residenza o domicilio a Sondrio o zone limitrofe
  • Disponibilità a trasferte e spostamenti in auto (patente B).

Per maggiori informazioni è possibile contattarci al numero +39 0342/211357

Le linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province

Caldo e radiazioni solari: gli effetti sulla salute dei lavoratori

Nelle “ Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”, che offrono una “visione di insieme degli elementi che caratterizzano il percorso che porta alla realizzazione di condizioni di lavoro salubri e sicure, in relazione al rischio costituito dalle alte temperature e dalla radiazione solare”, ci si sofferma ampiamente anche sui possibili effetti sulla salute del caldo e delle radiazioni.

Le condizioni cliniche correlate all’esposizione al calore

Riprendiamo dal documento alcune indicazioni sugli effetti sulla salute.

In particolare, si indica che le malattie da calore “sono condizioni cliniche correlate all’esposizione al calore e comprendono:

  1. dermatite da sudore: “causata dalla eccessiva sudorazione e si manifesta con irritazione, prurito e comparsa di piccole vescicole e papule. L’eruzione cutanea può comparire sul collo, sulle ascelle, sulla parte superiore del torace, sull’inguine, sotto il seno e sulle pieghe del gomito”;
  2. crampi da calore:“sono dolori muscolari causati dalla perdita di sali e liquidi corporei durante la sudorazione”;
  3. squilibri idrominerali: “conseguenti a profuse perdite idriche, in genere dovute a sudorazione, in assenza di adeguato reintegro di acqua. Successivamente si instaura un deficit sodico dovuto ad inadeguato ripristino del sodio perso con il sudore. I sintomi e segni più comuni sono debolezza improvvisa, irritabilità, sonnolenza, sete intensa, pelle e mucose asciutte, calo della pressione arteriosa”;
  4. esaurimento o stress da calore: “caratterizzato da un esaurimento della capacità di adattamento (del cuore e del sistema termoregolatorio), specie in soggetti non acclimatati sottoposti a sforzi fisici intensi. I segni e sintomi di esaurimento da calore sono: mal di testa, nausea, vertigini, debolezza, irritabilità, confusione, sete, forte sudorazione e una temperatura corporea superiore a 40° C”. Si indica che i lavoratori con segni o sintomi di esaurimento da calore “dovrebbero essere portati all’osservazione del medico o al pronto soccorso per la valutazione e il trattamento medico. Se i sintomi peggiorano, deve essere allertato il 112/118. Qualcuno deve sempre rimanere con il lavoratore fino all’arrivo dei soccorsi”;
  5. colpo di calore: “la condizione clinica più grave associata all’ esposizione al calore. Si verifica quando il centro di termoregolazione dell’organismo è gravemente compromesso dall’esposizione al caldo e la temperatura corporea sale a livelli critici (superiori a 40°C). Si tratta di un’emergenza medica che può provocare danni agli organi interni e nei casi più gravi la morte. I segni e sintomi del colpo di calore comprendono: cute secca e ardente per blocco dei meccanismi centrali della termoregolazione e arresto della sudorazione, alterazione dello stato mentale (es. delirio), iperventilazione, tachicardia, aritmie cardiache, rabdiomiolisi, malfunzionamento organi interni, perdita di coscienza, fino allo shock”. Se un lavoratore mostra i segni di un possibile colpo di calore, “è necessario chiamare immediatamente il 112/118”.

Rimandiamo alla lettura integrale del documento che si sofferma anche sui primi interventi, su “cosa fare” in caso di comparsa dei sintomi delle patologie descritte. 

I possibili effetti dell’esposizione alla radiazione solare

Si indica poi che “per le lavorazioni effettuate all’aperto, soprattutto, ma non solo, in estate, è necessario prevenire anche gli effetti dell’esposizione alla radiazione solare”.

Questi effetti sono “prevalentemente a carico della cute e degli occhi e possono essere con insorgenza sia a breve termine che a lungo termine”.

Tra gli effetti a breve termine più frequenti il documento ricorda:

  • eritema solare a carico della cute: “indotto essenzialmente dalla componente UVB. Nelle forme gravi (ustioni solari) un eritema marcato può accompagnarsi a edema e flittene (ustioni gravi) nelle zone foto- esposte”. Ricordiamo che la radiazione ultravioletta (UV), che appartiene al sottoinsieme delle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, occupa una regione spettrale da 100 a 400 nanometri (nm) che è stata suddivisa in tre bande contigue, denominate UVA, UVB e UVC.
  • fotocongiuntivite: “per interessamento della membrana congiuntivale esposta”;
  • fotocheratite: “per il coinvolgimento della cornea”.

Il documento indica che “sarebbe auspicabile integrare i presidi di primo soccorso con ausili idonei ad eseguire azioni di primo intervento in caso di insorgenza di disturbi correlati al caldo e/o alla radiazione solare previa consultazione con il medico competente che collabora con il datore di lavoro nella predisposizione delle misure di emergenza” ai sensi dell’art. 45 del D. Lgs. 81/2008. Gli addetti al primo soccorso “devono essere adeguatamente formati sulle misure di emergenza da mettere in atto inerenti tali particolari fattori di rischio”. 

Anche in questo caso il documento riporta ulteriori suggerimenti.

La protezione dal calore e dalla radiazione solare: sorveglianza sanitaria

Infine, ci soffermiamo su quanto indicato per la sorveglianza sanitaria.

Si segnala che ai sensi dell’art.185 (Sorveglianza sanitaria) del Titolo VIII (Agenti Fisici) del D.Lgs. 81/2008, la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti agli agenti fisici “viene svolta secondo i principi generali di cui all’articolo 41, ed è effettuata dal medico competente nelle modalità e nei casi previsti ai rispettivi capi del Titolo VIII sulla base dei risultati della valutazione dei rischi effettuata dal datore di lavoro a cui lo stesso medico deve collaborare” ai sensi dell’art. 25 del D. Lgs. 81/2008.

La sorveglianza sanitaria permetterà “sia di formulare il giudizio di idoneità alla mansione specifica che di monitorare le condizioni di salute dei lavoratori”. E particolare attenzione dovrà essere posta dal medico competente “ai soggetti particolarmente suscettibili” (ad esempio con riferimento all’assunzione di farmaci e alle condizioni mediche particolari dei lavoratori).

Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale del documento che riporta informazioni su:

  • valutazione del rischio e prevenzione
  • indicazioni specifiche per il comparto agricoltura
  • indicazioni specifiche per il comparto edile
  • indicazioni specifiche per il comparto logistica

Consulente Privacy

Privacy

Siamo alla ricerca di una figura professionale da inserire nel nostro organico con il ruolo di Consulente Privacy & GDPR, che fornisca ai nostri clienti supporto nella gestione, aggiornamento e monitoraggio degli adempimenti relativi alla protezione dei dati personali in conformità al Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR).

Attività principali:

  • Analisi dei trattamenti e redazione/aggiornamento del Registro dei Trattamenti.
  • Redazione e revisione di informative, nomine e policy interne.
  • Valutazione dei rischi e supporto nelle DPIA (Valutazioni d’Impatto).
  • Formazione del personale in materia di privacy.
  • Supporto in caso di ispezioni o richieste da parte del Garante.
  • Eventuale assunzione del ruolo di DPO con le relative attività di sorveglianza, informazione e cooperazione con l’Autorità Garante.

Requisiti richiesti:

  • Esperienza documentata in ambito GDPR/privacy.
  • Approfondita conoscenza della normativa europea e nazionale.
  • Capacità di redazione tecnico-giuridica.
  • Ottime doti comunicative e relazionali.

Per maggiori informazioni è possibile contattarci al numero +39 0342/211357

Stop alle attività dalle 12.30 alle 16 in aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche

In considerazione delle prolungate ondate di calore che interessano la Lombardia 2025 e previste anche per i prossimi giorni, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato un’ordinanza urgente finalizzata a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti alle alte temperature. La decisione dopo una riunione con le organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro, convocata lunedì 30 giugno dall’assessore al Welfare, Guido Bertolaso.

L’ordinanza, in vigore dalle 00.01 di mercoledì, 2 luglio, e fino al 15 settembre 2025, disciplina il divieto di attività lavorativa all’aperto tra le 12.30 e le 16 nelle aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche, limitatamente ai giorni in cui la mappa giornaliera pubblicata quotidianamente su questo sito www.worklimate.it  riferita a: ‘lavoratori esposti al sole’ con ‘attività fisica intensa’ ore 12, segnali un livello di rischio ‘ALTO‘.

Presidente Fontana: ordinanza a tutela della salute dei lavoratori

“La nostra priorità è la tutela della salute dei lavoratori – ha detto il presidente – soprattutto in momenti come questi in cui il caldo diventa particolarmente insopportabile. L’ordinanza rappresenta un passo importante per garantire che le attività produttive si svolgano nel rispetto delle condizioni di sicurezza e salute”.

Nell’ordinanza si richiama inoltre l’importanza delle ‘Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare’, approvate dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome e che costituiscono una sintesi dei vari documenti emanati dalle Regioni e PPA, tra cui la Lombardia. Sono escluse dall’applicazione del divieto le attività urgenti e di pubblica utilità, purché siano adottate tutte le misure di prevenzione previste: “Avevamo già inviato le linee guida per la tutela dei lavoratori lo scorso 13 giugno – ha aggiunto Fontana – con il provvedimento, trasformiamo le raccomandazioni in un provvedimento concreto, per proteggere efficacemente chi opera all’aperto durante le ore più calde”.

Caldo record 2025 in Lombardia, ulteriori dettagli dell’ordinanza

Il divieto non si applica alle pubbliche amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio, ai loro appaltatori, agli interventi di protezione civile e di salvaguardia della pubblica incolumità.

L’ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL) e sul sito istituzionale della Giunta regionale e trasmessa ai Prefetti, ai sindaci dei Comuni lombardi, alle Ats, Asst, alle Organizzazioni Sindacali, ai rappresentanti delle imprese e delle associazioni di categoria, affinché vengano adottate tutte le misure necessarie.

Si ricorda che la violazione delle disposizioni comporta sanzioni secondo quanto previsto dall’art. 650 del codice penale, fatta salva l’applicazione di eventuali reati più gravi.
Il governatore ha concluso: “Continueremo a monitorare attentamente la situazione e ad adottare tutte le misure necessarie”.

L’ordinanza a questo link

Mediatore linguistico

Settore formazione

Siamo alla ricerca di mediatori linguistici per corsi di formazione. La figura ricercata deve possedere ottime capacità comunicative e relazionali, oltre a una solida conoscenza della lingua e della cultura di riferimento. È richiesta la capacità di mediare tra diverse culture e di adattare il linguaggio a contesti formativi.

Requisiti:

  1. Ottima conoscenza della lingua e cultura di riferimento (specificare la lingua e, se pertinente, la cultura specifica).
  2. Esperienza pregressa nella mediazione linguistica e interculturale.
  3. Spiccate capacità comunicative e relazionali.
  4. Capacità di lavorare in autonomia e in team.
  5. Flessibilità e adattabilità.
  6. Conoscenza dei principali strumenti informatici.

Per maggiori informazioni è possibile contattarci al numero +39 0342/211357

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla Formazione

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24-5-2025  l’Accordo del 17 aprile 2025, ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza, di cui al medesimo decreto legislativo n. 81 del 2008. (Rep. atti n. 59/CSR).

-> Consulta il testo dell’Accordo Stato-Regioni sulla formazione pubblicato in Gazzetta Ufficiale