La patente a crediti e le indicazioni del decreto attuativo
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, richiesto dal nuovo articolo 27 del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, il Ministero del lavoro e delle politiche sociale ha recentemente segnalato che lo schema messo a punto nel tavolo sulla patente a crediti è il “frutto di un confronto costante e serrato in vista dell’entrata in vigore dello strumento a partire dal 1°ottobre 2024”.
Le indicazioni del decreto attuativo: la domanda e il portale
Nel documento del Ministero “Patente a crediti. Le indicazioni del decreto attuativo” si ricorda innanzitutto che questo strumento di qualificazione delle imprese per la salute e la sicurezza sul lavoro, obbligatorio per il settore edile, entrerà in vigore il prossimo primo ottobre 2024.
La patente a crediti varrà per le imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili, anche se con sede Ue o extra Ue, ma “non è prevista per mere forniture o prestazioni intellettuali”.
Come arrivare alla patente a crediti?
Si indica che le domande, dal 1° ottobre 2024, verranno inviate attraverso il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. E la domanda “può essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa e dal lavoratore autonomo, anche attraverso un delegato”.
Si ricorda che “il rilascio è automatico” e, comunque, tra la domanda e il rilascio della patente a crediti “è possibile lavorare”.
In merito a cosa serve per presentare richiesta riprendiamo una parte di una slide:
Queste sono poi le informazioni contenute nel portale:
- dati identificativi del titolare della patente;
- dati anagrafici del richiedente;
- data di rilascio e numero;
- punteggio al momento del rilascio;
- punteggio aggiornato alla data di interrogazione del portale;
- eventuali sospensioni;
- eventuali decurtazioni dei crediti.
E possono accedere i titolari di interesse qualificato (ad esempio pubbliche amministrazioni, RLS, responsabili dei lavori, coordinatori, …).
Le indicazioni del decreto attuativo: l’attribuzione dei crediti
Veniamo ai crediti.
Si parla della possibile attribuzione di massimo 100 crediti nell’arco di 40 anni, “a tutte le aziende iscritte alla C.C.I.A.A. impiegate nei cantieri temporanei o mobili”.
Si ha una dotazione iniziale di 30 crediti. Poi sono possibili “ulteriori 30 crediti legati alla storicità dell’azienda”:
- fino a 10 crediti, al momento del rilascio
- fino a 20 crediti, dopo il rilascio della patente”.
E ulteriori 40 crediti “attribuibili nel tempo per attività, investimenti o formazione:
- fino a 30 crediti, per azioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro
- fino a 10 crediti, per altre azioni/condizioni”.
Le indicazioni per l’attribuzione di crediti per storicità aziendale (massimo 30 crediti complessivi):
- fino a 10 crediti: “attribuibili al momento del rilascio della patente sulla base della data di iscrizione alla C.C.I.A.A.:
- Fino a 5 anni: 0
- Da 5 a 10 anni: 3
- Da 11 a 15 anni: 5
- Da 16 a 20 anni: 8
- Oltre 20 anni: 10”.
- fino a 20 crediti: “attribuibili dopo il rilascio della patente a crediti così calcolati: 1 credito ogni 2 anni di attività senza contestazione di violazioni (Esempio: Data di rilascio della patente 1.10.2024, Maturazione 20 crediti aggiuntivi 1.10.2064)”.
Queste altre indicazioni poi sull’attribuzione di crediti ulteriori (massimo 40 crediti complessivi):
- fino a 30 crediti: attribuibili per attività, investimenti, formazione aggiuntive in materia di salute e sicurezza sul lavoro, tra cui:
- certificazione di un SLG conforme alla UNI EN ISO 45001
- investimenti sulla formazione dei lavoratori, oltre quella obbligatoria, in particolare stranieri
- utilizzo di soluzioni tecnologicamente avanzate sulla base di intese con le parti sociali comparativamente più rappresentative
- fino a 10 crediti: attribuibili per attività, investimenti, formazione aggiuntivi, tra cui ad esempio:
- possesso di Certificazione SOA di I e II classifica
- applicazione di standard contrattuali e organizzativi certificati nell’impiego della manodopera
- possesso di requisiti reputazionali valutati sulla base di indici qualitativi e quantitativi nonché su accertamenti definitivi che esprimono l’affidabilità dell’impresa in fase esecutiva, il rispetto della legalità e degli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale”.
Scarica il documento di riferimento: